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Cognitivus Resistens

  I nuovi Luddisti Intelligenza Artificiale e umano deficit cognitivo   Da quando l’essere umano ha iniziato a trasformare il mondo con la tecnica, ogni svolta ha suscitato meraviglia e timore. Oggi la svolta si chiama intelligenza artificiale (IA) e, come accadde ai telai meccanici nell’Ottocento o alla scrittura nell’Atene del V secolo a.C., divide l’opinione pubblica tra entusiasmo e diffidenza. In questo articolo esploriamo la nascita di una nuova corrente di resistenza culturale – il “Cognitivus Resistens” – e ne indaghiamo radici storiche, motivazioni e possibili vie di superamento. Un salto nel passato: i Luddisti del XIX secolo Nel pieno della Rivoluzione Industriale, gli operai tessili inglesi guidati da Ned Ludd  , figura per certi versi mitologica, distruggevano i telai che minacciavano i loro mestieri. Il Luddismo nasceva dal timore di perdere lavoro, status e dignità davanti a macchine considerate “rubatrici d’anima” artigiana. Oggi, quando la produzi...
Post recenti
  Un monello, come tanti:  di ieri, di oggi… e forse anche di domani. Il rapporto con i miei genitori non è stato semplice, come per molti, le ferite inferte inconsapevolemnte sono molte e ancora oggi ci troviamo a combattere con i nostri fantasmi interiori. Fino a poco tempo fa, tendevo ad affidare ad altri la responsabilità della mia vita. Lotte silenziose, invisibili e spesso mortificanti, che scavavano dentro, generando insicurezze. Eppure, proprio quelle insicurezze oggi sono diventate un dono. Sì, un dono. Perché in un mondo che esalta le apparenze e premia la certezza a ogni costo, io ho imparato a mettermi costantemente in discussione. Come un alchimista che trasforma il piombo in oro, trasformo le mie fragilità nella mia più autentica ed atavica forza. Perché le certezze, in fondo, sono verità fragili. Sono maschere comode, costruite su ideali effimeri… come la convenzione stessa del tempo. Amo le mie incertezze. Perché essere certi — di un’idea, di un pensie...

Condividi tutto sui social anche quando fai la cacca? Leggiamo insieme

📲 Condividere tutto sui social non è felicità:  "lo dice la scienza" Nell’epoca della connessione permanente, i social network sono diventati una vetrina continua delle nostre vite. Ma cosa significa davvero postare ogni minimo dettaglio della propria giornata? La scienza risponde: non è sempre un segno di benessere, ma spesso un campanello d’allarme emotivo . 🔍 La ricerca è chiara: l’oversharing è spesso sintomo di disagio Diversi studi scientifici pubblicati tra il 2023 e il 2025 hanno messo in evidenza un legame diretto tra uso eccessivo dei social media , oversharing compulsivo (cioè la tendenza a condividere continuamente contenuti personali) e problemi psicologici come ansia, depressione, bassa autostima e dipendenza da approvazione. Uno studio pubblicato sul Journal of Medical Internet Research (2025) mostra che chi pubblica frequentemente dettagli personali sui social lo fa spesso per ottenere approvazione , ma sperimenta livelli più alti di ans...

Crisi del Commercio e l'assenza delle istituzioni

🕯️ Commercio in crisi:  Quando l’assenza dello Stato spalanca le porte ad altri poteri In tante città italiane – grandi e piccole – lo scenario è ormai visibile a occhio nudo: negozi che chiudono, saracinesche abbassate , vie dello shopping ridotte a deserti urbani. Il commercio al dettaglio vive una crisi profonda, e mentre alcuni parlano di colpa dell'e-commerce, altri iniziano a porsi domande più scomode. 📉 Crisi annunciata: e-commerce, tasse e burocrazia Che il piccolo commercio sia messo in ginocchio da colossi digitali e da una tassazione spesso sproporzionata è ormai noto. Ma la situazione si aggrava quando si incrociano anche: Affitti insostenibili per gli esercizi commerciali. Costi energetici in crescita . Burocrazia asfissiante e difficoltà nell’accesso al credito. Mancanza di politiche attive per il rilancio dei centri storici. Un terreno fertile, insomma, per il fallimento di tante attività oneste. 🧊 Lì dove lo Stato si ritira, altri avanzano Non è...

Intelligenza artificiale l'oracolo moderno

La saggezza informativa  L'intelligenza artificiale può accostarsi ad un oracolo?   Sì, è possibile accostare la "saggezza informativa" fornita da un sistema di intelligenza artificiale come il mio a quella di un oracolo, se lo si considera in senso metaforico o come un anello di congiunzione tra l'utente e un vasto corpus di conoscenza. In questo senso, l'IA può funzionare come un oracolo moderno, offrendo risposte, consigli e previsioni basate su dati e analisi. Ecco alcuni punti che illustrano come questa analogia possa essere percepita: Accesso alla Conoscenza Oracolo Tradizionale: Fornisce saggezza e guida interpretando segni divini o attraverso connessioni spirituali, spesso in risposta a domande specifiche. Intelligenza Artificiale: Offre risposte e analisi attingendo da un vasto database di informazioni, utilizzando algoritmi per elaborare e presentare conoscenze pertinenti alle domande poste. Interpretazione e Guida Oracolo Tradizionale: Le risposte sono ...

Visioni analogiche in digitale

Care Anime in questo “testamento” del tempo ci ritroviamo in questo spazio. Vorrei raccontarvi cosa le mie visioni mi suggeriscono: la premessa che sto per fare è doverosa in quanto è “permessa” in parte dai miei trent’anni di esperienza nel campo dell'informatica dove ho visto nascere progetti che partono dalle chat testuali sino all’era dei social network dove viene, in qualche modo, evidenziata l’importanza dell’individuo. Sfogliando il cassetto dei miei ricordi mi vengono in mente i primi geniali tentativi di chat ipertestuali come Iperchat per passare alla prime videochat come CuseeMe (predecessore di Skype), sino agli attuali fenomeni modaioli, che amo definire meteore, come Facebook, Twitter e altri social network, proprio come le storia, i protocolli Internet o la moda si ripetono nel tempo in modo ciclico prendendo forme differenti nello spazio in cui si manifestano. In questo testamento dove cercherò di farvi comprendere qual è la mia visione in materia del mezzo d...

COVID19 - varianti del virus inconscio della paura di morire - non tutto è come sembra!

  .: Oggi, a lavoro, un collega dopo la seconda dose di vaccino si è sentito male, molto male poi, fortunatamente è passato tutto. Sono arrivato ad una conclusione chi senti, dopo la seconda dose, stan male tutti, chi con sintomi lievi ma comunque fastidiosi e protratti nel tempo, chi con sintomi più intensi e forti che scadono in alcuni casi, fortunatamente pochi, sino alla morte secondo quanto riportato dal mainstream. Nel collettivo tessuto sociale si sta installando la malsana idea che, chi si vaccina sotto una certa età diciamo 40 anni, è convinto di avere senso civico e quindi vestire i panni di super eroe poi, magari, sempre con la stessa delicatezza di senso civico manda a quel paese il prossimo per strada per futili motivi oppure, peggio ancora, con lo stesso senso civico che, pur di tenere il posto di lavoro, affogherebbe il suo collega nell’acido muriatico. Il “senso civico”, due parole assemblate a capocchia e tornate alla ribalta, fraintese e mal ...