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Visualizzazione dei post da 2025

📺 “Tossici di informazione”

 📺 “Tossici di informazione” — tra la televisione che manipola e Internet che, se usato bene, può liberare Ci sono le trasmissioni, e poi ci sono i rapporti umani. E oggi sembra che le prime abbiano colonizzato i secondi. Viviamo immersi in un flusso continuo di parole, immagini, notizie, opinioni. Tutto è talk, tutto è show, tutto è reazione. La televisione — un tempo simbolo di unione e curiosità collettiva — si è trasformata in un enorme specchio deformante, dove la realtà viene piegata alle esigenze dell’audience e della pubblicità. Non racconta più: recita. Non informa più: provoca. Ogni programma cerca la lite, lo scandalo, la lacrima. Ogni ospite viene scelto non per ciò che ha da dire, ma per quanto farà rumore. E noi, spettatori passivi, finiamo per subire. Perché la televisione la subisci: non puoi rispondere, non puoi verificare, non puoi chiedere “è davvero così?”. Accendi, guardi, assorbi. E lentamente ti intossichi. Il paradosso è che la stessa TV che parla di “relaz...

Cognitivus Resistens

  I nuovi Luddisti Intelligenza Artificiale e umano deficit cognitivo   Da quando l’essere umano ha iniziato a trasformare il mondo con la tecnica, ogni svolta ha suscitato meraviglia e timore. Oggi la svolta si chiama intelligenza artificiale (IA) e, come accadde ai telai meccanici nell’Ottocento o alla scrittura nell’Atene del V secolo a.C., divide l’opinione pubblica tra entusiasmo e diffidenza. In questo articolo esploriamo la nascita di una nuova corrente di resistenza culturale – il “Cognitivus Resistens” – e ne indaghiamo radici storiche, motivazioni e possibili vie di superamento. Un salto nel passato: i Luddisti del XIX secolo Nel pieno della Rivoluzione Industriale, gli operai tessili inglesi guidati da Ned Ludd  , figura per certi versi mitologica, distruggevano i telai che minacciavano i loro mestieri. Il Luddismo nasceva dal timore di perdere lavoro, status e dignità davanti a macchine considerate “rubatrici d’anima” artigiana. Oggi, quando la produzi...
  Un monello, come tanti:  di ieri, di oggi… e forse anche di domani. Il rapporto con i miei genitori non è stato semplice, come per molti, le ferite inferte inconsapevolemnte sono molte e ancora oggi ci troviamo a combattere con i nostri fantasmi interiori. Fino a poco tempo fa, tendevo ad affidare ad altri la responsabilità della mia vita. Lotte silenziose, invisibili e spesso mortificanti, che scavavano dentro, generando insicurezze. Eppure, proprio quelle insicurezze oggi sono diventate un dono. Sì, un dono. Perché in un mondo che esalta le apparenze e premia la certezza a ogni costo, io ho imparato a mettermi costantemente in discussione. Come un alchimista che trasforma il piombo in oro, trasformo le mie fragilità nella mia più autentica ed atavica forza. Perché le certezze, in fondo, sono verità fragili. Sono maschere comode, costruite su ideali effimeri… come la convenzione stessa del tempo. Amo le mie incertezze. Perché essere certi — di un’idea, di un pensie...

Condividi tutto sui social anche quando fai la cacca? Leggiamo insieme

📲 Condividere tutto sui social non è felicità:  "lo dice la scienza" Nell’epoca della connessione permanente, i social network sono diventati una vetrina continua delle nostre vite. Ma cosa significa davvero postare ogni minimo dettaglio della propria giornata? La scienza risponde: non è sempre un segno di benessere, ma spesso un campanello d’allarme emotivo . 🔍 La ricerca è chiara: l’oversharing è spesso sintomo di disagio Diversi studi scientifici pubblicati tra il 2023 e il 2025 hanno messo in evidenza un legame diretto tra uso eccessivo dei social media , oversharing compulsivo (cioè la tendenza a condividere continuamente contenuti personali) e problemi psicologici come ansia, depressione, bassa autostima e dipendenza da approvazione. Uno studio pubblicato sul Journal of Medical Internet Research (2025) mostra che chi pubblica frequentemente dettagli personali sui social lo fa spesso per ottenere approvazione , ma sperimenta livelli più alti di ans...

Crisi del Commercio e l'assenza delle istituzioni

🕯️ Commercio in crisi:  Quando l’assenza dello Stato spalanca le porte ad altri poteri In tante città italiane – grandi e piccole – lo scenario è ormai visibile a occhio nudo: negozi che chiudono, saracinesche abbassate , vie dello shopping ridotte a deserti urbani. Il commercio al dettaglio vive una crisi profonda, e mentre alcuni parlano di colpa dell'e-commerce, altri iniziano a porsi domande più scomode. 📉 Crisi annunciata: e-commerce, tasse e burocrazia Che il piccolo commercio sia messo in ginocchio da colossi digitali e da una tassazione spesso sproporzionata è ormai noto. Ma la situazione si aggrava quando si incrociano anche: Affitti insostenibili per gli esercizi commerciali. Costi energetici in crescita . Burocrazia asfissiante e difficoltà nell’accesso al credito. Mancanza di politiche attive per il rilancio dei centri storici. Un terreno fertile, insomma, per il fallimento di tante attività oneste. 🧊 Lì dove lo Stato si ritira, altri avanzano Non è...