Passa ai contenuti principali
Vi presento Joe Black!



Bellissimo film... lo rivedrei ogni volta che lo trasmettono in TV.
Anche ieri sera infatti, mentre facevo zapping, mi sono imbattuto nel cinama che in qualche modo ogni volta mi trasmette certe emozioni. Ve lo racconto un pò, anche se penso che l'abbiate già visto... La regia è di Martin Brest, genere Fantasy Romantico, con la straordinaria interpretazione di Anthony Hopkins nei panni di William Parrish, un magnate dei mezzi di comunicazione, affiancato da un grande Brad Pitt il Joe Black, che intrpereta la morte arrivata ad avvertire William che la sua ora stava per giungere. La bella Claire Forlani, nella parte di Susan figlia di William ha una travolgente storia d'amore con Joe.
Arriva il giorno del compleanno del Magnate Parrish, la festa è bellissima. Susan balla con il padre, poi con Joe.
A un certo punto Joe e William si allontanano. Susan corre veloce verso di loro.
Un ragazzo le viene incontro: è il Joe che lei aveva conosciuto al caffè.

Alcune frasi estrapolate dal film...
* Pensa solo a millenni moltiplicati per secoli connessi dal tempo senza fine; io esisto da allora... (Joe Black)
* Che c'è di male a prendersi cura di una donna? lei si prende cura di te... (Joe Black)

Un cinema da vedere...

Commenti

Post popolari in questo blog

Visioni analogiche in digitale

Care Anime in questo “testamento” del tempo ci ritroviamo in questo spazio. Vorrei raccontarvi cosa le mie visioni mi suggeriscono: la premessa che sto per fare è doverosa in quanto è “permessa” in parte dai miei trent’anni di esperienza nel campo dell'informatica dove ho visto nascere progetti che partono dalle chat testuali sino all’era dei social network dove viene, in qualche modo, evidenziata l’importanza dell’individuo. Sfogliando il cassetto dei miei ricordi mi vengono in mente i primi geniali tentativi di chat ipertestuali come Iperchat per passare alla prime videochat come CuseeMe (predecessore di Skype), sino agli attuali fenomeni modaioli, che amo definire meteore, come Facebook, Twitter e altri social network, proprio come le storia, i protocolli Internet o la moda si ripetono nel tempo in modo ciclico prendendo forme differenti nello spazio in cui si manifestano. In questo testamento dove cercherò di farvi comprendere qual è la mia visione in materia del mezzo d

Android: segno di sblocco

Oggi ho avuto uno duro scontro con un samsung galaxy s plus bloccato, nel senso che il possessore aveva dimenticato la combinazione numerica di sblocco (non della sim) ma del telefono. Con molta calma e pazienza inizio a "surfare" in google alla ricerca di una soluzione veloce, cercando mi vengono proposti risultati/pagine dove sono presenti procedure per fare l'hard reset del telefono, ma seguendole alcune mi trovo ad una schermata dello smartphone dove trovo scritto: " Ramdump mode/cause:force upload".    Una volta visualizzato visualizzata la scritta " Ramdump mode/cause:force upload"  nel telefono,  non posso fare nulla e sopratutto per spegnerlo devo togliere via le pile dal telefono. Allora affino la ricerca con l'errore di cui sopra "RUMDUMP ecc..." solo dopo poche decine di risultati riesco a trovare la procedura giusta, ovvio che sono consapevole che una volta intrapresa la strada del hard reset il telefono sarà come nuovo,

Boomerang che perdi... significato che trovi

Territorio pianeggiante, erba alta quanto basta per nascondere le cose... Lancio con sicurezza il mio boomerag , guardo dove cade... e solo per un' attimo distolgo l'attenzione girandomi per parlare con una persona, re_direziono il mio sguardo verso il punto dove penso sia caduto ma..., guardando la morfologia del terreno uniforme, ...una strana sensazione mi pervade facendomi temere di aver perso il mio boomerg. Essendo io stato distratto e consapevole di aver perso il mio oggetto made in australia, procedo verso il mio presunto punto di riferimento con l' obiettivo di trovare l'oggetto lanciato. Nel bel mentre della ricerca, durata circa un'ora, focalizzo i mie pensieri su tre parole chiavi " obiettivo " , " distrazione " e " punto di riferimento ". Il mio obiettivo personale era il boomerag ed il mio punto di riferimento era il presunto luogo dove era caduto e momentaneamente perso a causa della mia poca attenzione.